Lo sapevi che la comunicazione per i bar costituisce un fattore importante per portarlo al successo? Certo, la bontà del drink & food è importante, ma anche la piacevolezza del luogo e il tipo di accoglienza riservata al cliente. Ovvero toni garbati, sollecitudine, espressione sorridente e le parole giuste per spiegare la qualità dell’offerta. Con quella gentilezza e competenza che conquistano tutti.
Il buongiorno che accompagna il primo passo del cliente all’interno del locale o che lo accoglie al bancone, la musica di sottofondo, il tintinnio delle tazze sui piattini. E poi i colori vividi delle brioche e delle viennoiserie ben esposte in vetrina, la matericità di tavoli e sedie, il profumo del caffè appena tostato, il sorriso di chi sta donando una dose di buon umore e di ricarica.
Cosa comunica tutto questo? Il bar è per antonomasia un luogo carico di valenze e un vettore naturale di emozioni; tuttavia solo se riesce a comunicare sempre lo stesso messaggio in tutte le sue componenti allora sarà in grado di creare nel cliente sensazioni di sicurezza, fiducia nella consistenza dell’idea e infine piacere. In questo senso la comunicazione diventa una componente rilevante per due aspetti, mutualmente correlati: il primo, legato a un discorso più tangibile ed economico; il secondo, relativo a emozionalità e percezione.
Piano di comunicazione per i bar: cosa dire e come
La comunicazione può essere definita come una forma di interazione sociale che prevede l’utilizzo di un codice per trasmettere un messaggio, tale per cui chi lo emette e chi lo riceve entrano in contatto. In termini pratici, possiamo dire che, all’interno del mondo dei bar, essa racchiude in sé tutto ciò che è il contorno del locale fisico e tutto ciò che va oltre il mero servizio operativo. Per questo, la comunicazione per i bar lavora sul livello del percepito, che a sua volta si declina in elementi visivi (colori, abbigliamento, sorriso), auditivi (persone che parlano, musica, suoni) e cinestetici (emozioni trasmesse da ogni elemento preso singolarmente e nel complesso).
In un mondo dinamico come quello della ristorazione, in cui food e interazione sono al centro di ogni buona pratica, quando si parla di comunicazione non si può oggi prescindere dal pensare anche al digital.
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risultati certi nell’articolo pubblicato sul numero di Settembre 2024 di Linea Diretta dal titolo “Il caffè è più buono se lo comunichi bene”, a cura di
Giacomo Pini.
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