Aprire un bar: cosa serve e come farlo
Scopri cosa fare per aprire un bar, quale tipo di società scegliere e come creare un business plan adatto a farlo in sicurezza.
Sogni di aprire un bar? Forse hai già pensato ad un’idea per l’offerta e il tuo nome o stai ancora cercando idee di bar originali? Forse non sei del tutto sicuro di farlo per tanti fattori. quali sono i costi per aprire un bar? Come guadagnerai, ma soprattutto, quanto deve guadagnare un bar al giorno? Come farlo in franchising o come ottenere finanziamenti per aprire un bar? Conosci cosa deve avere un bar per essere a norma? Quali sono i requisiti, i permessi e le licenze necessari per farlo?
Oggi aprire un bar in Italia è completamente diverso rispetto al passato; è cambiato il concetto che sta alla base della frequentazione del bar. Prima bastava aprire un bar pasticceria o caffetteria in una posizione comoda per i potenziali clienti, mentre ora il cliente cerca la qualità e l’identità.
Per questo motivo, aprire un bar conviene solamente quando si ha un’idea chiara di ciò che si vuole fare, per poi trasformare l’idea in business plan.
In questa guida su come aprire un bar e gestirlo con successo ti accompagneremo dall’idea iniziale alle valutazioni economiche, perché tu possa realizzare le tue idee e aprire il bar dei tuoi sogni.
Aprire un bar
Requisiti per aprire un bar 2024
Ma quindi cosa serve per aprire un bar? Il bar rientra nella categoria dei pubblici esercizi. È un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande da consumarsi sul posto, nei locali dell’esercizio o in area aperta al pubblico.
Tipologie di pubblico esercizio
Sulla base di questa definizione, esistono poi diverse tipologie di Pubblico Esercizio:
-
Tipologia “A”
Esercizi di ristorazione pura, quali ristoranti, pizzerie, birrerie ed esercizi similari.
-
Tipologia “B”
Esercizi per la somministrazione di bevande quali bar, gelaterie ed esercizi simili.
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Tipologia “C”
Esercizi dove la somministrazione di alimenti e di bevande avviene congiuntamente ad attività di intrattenimento e svago (es. locali notturni, stabilimenti balneari…).
-
Tipologia “D”
Esercizi analoghi a quelli di tipo “B”, con la esclusione della somministrazione di bevande alcoliche.
Per aprire un bar, la normativa vigente ti richiede una serie di requisiti professionali, personali, morali oltre a requisiti del locale stesso.
Aprire un bar: requisiti personali
I requisiti di tipo personale richiesti per l’apertura di un Pubblico Esercizio sono:
- Aver compiuto la maggiore età
- Aver svolto la scuola dell’obbligo (ad eccezione degli extracomunitari)
I requisiti morali
Stabiliti dall’art.71 del dlgs 26.3.2010 n°59, secondo cui non possono esercitare attività né somministrare alimenti e bevande le persone:
- dichiarate delinquenti abituali;
- con una condanna per delitto non colposo;
- con una condanna per delitti come ricettazione, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, usura, rapine, frodi in commercio;
- condannate per reati contro igiene e sanità pubblica;
- sottoposte a misure cautelari.
Alcune norme regionali prevalgono su quelle nazionali e potrebbero prevedere diversi requisiti per poter aprire un bar.

Requisiti professionali
Per aprire un bar devi disporre di almeno uno tra i seguenti requisiti professionali:
- diploma di Scuola Alberghiera o altro corso professionale riconosciuto dalla Camera di Commercio
- corso SAB
- registrazione al REC (Registro Esercenti Commercio), abolito nel 2006
- aver svolto attività di vendita di prodotti alimentari per minimo 2 anni nell’ultimo quinquennio
- corso HACCP (sempre richiesto).
Cos’è il SAB
Sono corsi di Somministrazione Alimenti e Bevande, che hanno sostituito i vecchi corsi REC. I temi trattati riguardano: legislazione di riferimento, aspetto merceologico e normative sanitarie.
Il monte ore varia dalle 60 alle 100 ore con un costo compreso tra i 450€ e i 600€.
Possono essere effettuati da centri di formazione certificati (puoi chiedere informazioni presso Camera di Commercio, Confesercenti o Confcommercio).
Cos’è l’HACCP
È un sistema di Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo, ovvero un insieme di procedure volto a prevenire i pericoli di contaminazione alimentare.
La durata del corso varia dalle 4 ore (per gli addetti) alle 8 ore (per i responsabili).
Il corso deve essere aggiornato periodicamente.

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Requisiti del locale
I requisiti urbanistici ed edilizi
Sono a completa discrezione della Regione o del Comune di appartenenza.
In generale, ci sono 6 regole d’oro da osservare:
- Avere destinazione d’uso commerciale;
- Rispettare i vincoli paesaggistici e storici (soprattutto nei comuni storici);
- Rispettare i requisiti urbanistici;
- Rispetto nei regolamenti in materia di sicurezza del lavoro;
- Rispettare regolamenti di igiene chiedendo all’ufficio Asl una notifica Sanitaria.
- Essere correttamente isolati a livello acustico (se trasmettiamo musica dobbiamo ottenere la certificazione di idoneità da parte di un perito tecnico).
Inoltre, se vuoi aprire un bar all’interno di un condominio ricorda di chiedere all’amministratore il regolamento. Mantieni inoltre il comportamento del “buon vicinato”.
Attrezzature e Arredamenti richiesti per aprire un bar
Il locale adeguato dove aprire un bar deve prevedere in genere due zone separate, per la preparazione e per la somministrazione e il servizio degli alimenti. Tutte le zone devono avere superfici e scomparti idonei, lavabili e disinfettabili.
Il locale dove avviene la preparazione deve inoltre prevedere zone distinte e idonee per le varie lavorazioni, lavabili e con la relativa attrezzatura.
Eventuali alimenti esposti non confezionati devono essere adeguatamente protetti e conservati in vetrine refrigerate con un termometro a lettura esterna e con l’apertura verso l’interno.
È necessario disporre di una zona lavaggio con acqua potabile, un lavello e un sistema di lavaggio di stoviglie idoneo.
Per aprire un bar è necessario inoltre disporre dell’attrezzatura per il riscaldamento degli alimenti precotti; non è consentito utilizzare fiamme libere.
La parte interna del bancone deve trovarsi su una pedana rialzata di circa 10-15 centimetri dal pavimento per consentire il passaggio di cavi e tubature, facilmente esportabile e lavabile.
Per aprire un bar occorre infine posizionare, nelle vicinanze del banco, un idoneo contenitore per i rifiuti dotato di coperchio fisso con apertura a pedale e sacco di raccolta.

Servizi igienici
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I servizi igienici per la clientela:
Devono essere accessibili anche ai portatori di handicap. L’altezza minima è 2.40 m, mentre l’aerazione deve essere garantita in modo naturale o artificiale, in modo da garantire un ricambio pari ad almeno sei volte la cubatura totale della stanza.
Nel bagno deve essere collocato un lavello in ceramica o in acciaio inox, eventualmente corredato di erogatori di sapone e di carta assorbente.
È preferibile che, per aprire un bar in grado di ospitare un certo numero persone, i bagni siano suddivisi per sesso.
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I servizi igienici ad uso del personale:
Devono presentare un’altezza minima di 2.40 m, ed essere dotati di lavelli in acciaio inox o ceramica dotati di rubinetteria a comando non manuale.
Accanto al lavello deve essere presente un dispenser di sapone e un erogatore di salviettine a perdere oppure un asciugatore elettrico.
È sempre obbligatoria la presenza di un antibagno.

Le criticità che potrebbero sorgere nell’aprire un bar
Alcune amministrazioni comunali pongono delle limitazioni a chi vuole aprire un bar nelle zone del centro storico. Può anche accadere che la possibilità di aprire un bar sia vincolata alla destinazione d’uso commerciale e talvolta anche alla somministrazione di alimenti.
Naturalmente, un altro vincolo per poter aprire un bar è rappresentato dalla rispondenza a livello edilizio delle strutture del locale. Ad esempio: una particolare metratura.
Sorvegliabilità dei locali
Le disposizioni affermano che occorre consentire alle autorità di Pubblica Sicurezza di ispezionare i Pubblici esercizi senza intralci. Altrimenti la richiesta per aprire un bar viene rigettata.
Decadenza e Revoca dell’Autorizzazione per aprire un bar
Ci sono casi in cui il permesso concesso per aprire un bar può decadere (DLGS n° 59/2010):

- Quando il titolare sospende l’attività per più di 12 mesi;
- Quando l’attività non viene iniziata entro 180 giorni dal rilascio dell’autorizzazione (salvo proroga).
Le autorizzazioni di somministrazione rimangono pur sempre delle autorizzazioni di polizia. Il TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) ne prevede la revoca in caso di perdita dei requisiti morali e professionali.
Tali provvedimenti devono essere adeguatamente motivati.
Check-list per aprire un bar
Quindi, cosa serve per aprire un bar?
- Possedere i requisiti necessari per aprire un bar
- Scegliere la forma giuridica dell’azienda
- Aprire una casella di posta elettronica certificata (PEC)
- Richiedere partita IVA
- Aprire una posizione assicurativa INAIL e INPS
- Identificare il locale adeguato
- Stipulazione di un contratto di locazione o acquisto dell’immobile
- Richiedere ed allegare l’Autorizzazione comunale per attività alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), da presentare allo sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) del Comune di appartenenza. I Comuni a loro volta hanno 60 gg di tempo entro cui le domande devono essere accolte (vige la regola del silenzio assenso)
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio entro 30 giorni da inizio attività
- Ottenimento del certificato di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco
- Autorizzazione da parte dell’ASL per la vendita di generi alimentari
- Chiedere le eventuali licenze per aprire un bar all’Ufficio Tecnico di Finanza per la vendita di alcolici
- Entro 90 giorni dopo aver aperto il bar, soddisfare tutte le regole previste per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
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Quale tipologia di società scegliere per aprire un bar?
Tra le decisioni da prendere per aprire un bar, c’è quella della forma societaria. Il nostro consiglio prima di aprire un locale è rivolgersi sempre ad un professionista che potrà aiutarti a valutare la scelta migliore.
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Società di persone:
Società semplice (S.s.), società in nome collettivo (S.n.c.), società in Accomandita semplice (S.a.s.).
In esse prevale l’elemento soggettivo, rappresentato dai soci, rispetto al capitale. Non acquistano mai personalità giuridica.
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Società di capitali:
Società per azioni (S.p.a.), società in accomandita per azioni (S.a.p.a.), società a responsabilità limitata (S.r.l), società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.).
In esse l’elemento del capitale ha la prevalenza.
- Il modo più semplice è quello di aprire una Partita Iva come ditta individuale. In questo modo non avrai obblighi legati al versamento di un capitale iniziale e la gestione fiscale risulterà molto più semplice.
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Come fare il business plan bar
Un business plan bar comprende:
- Descrizione dell’idea
- Analisi del mercato
- Definizione dell’offerta
- Dimensionamento dell’azienda
- Strategie di marketing
- Proiezione finanziaria e analisi SWOT
Analisi demografica
Significa analizzare la clientela potenzialmente interessante per il tuo bar. Che la tua idea sia aprire un bar singolo o creare un format replicabile, il fine è individuarne le caratteristiche e le eventuali difficoltà.
- Qual è l’età del tuo target?
- Quante persone facenti parte del tuo target ci sono nella città prescelta?
- Quanti soldi spendono?
- A cosa sono interessati?
Analisi dei Competitor
Si identificano i competitor in un determinato raggio chilometrico, definendone numero e densità e soprattutto analizzandone:
- dimensioni
- format
- target di clientela
- offerta
- reputazione
- prezzo medio per scontrino
- rotazione media per fascia oraria
- risorse umane
A questo punto ci troviamo ad avere un primo quadro di informazioni definito, molto utile per aprire un bar.
Ora è necessario identificare le potenziali location per aprire un bar tenendo conto di:
- posizione rispetto a centri commerciali, aree ad alto passaggio pedonale, nonché stazioni metropolitane, parcheggi
- caratteristiche strutturali necessarie: non solo se l’ingresso è su strada, il numero vetrine, se il piano terra o rialzato, o se ha il magazzino sullo stesso piano, ma anche se il locale con cucina in precedenza
Definizione dell’offerta
La parole chiave di questa sezione è esperienza. In questa sezione includi:
- un esempio di menù,
- il tipo di servizio che vuoi attuare,
- lo stile di arredamento.
Puoi entrare così nel vivo del progetto portandolo sempre più vicino alla realtà del bar che vuoi aprire.
Dimensionamento dell’azienda
Una parte cruciale dell’organizzazione di una nuova apertura è definire il numero di risorse economiche e umane, necessarie per aprire un bar.
Strategie di marketing per aprire un bar
Questa sezione è fondamentale: come ti farai conoscere e riconoscere dai potenziali clienti? Con quali strategie ti garantirai la visibilità necessaria per lavorare in modo costante?

Proiezione finanziaria
Per terminare il business plan bar è necessario redigere almeno un previsionale di costi e ricavi di un anno. E inoltre lo stato patrimoniale che dà una panoramica degli investimenti e ammortamenti previsti per aprire un bar.
Cosa non deve mancare:
- il capitale a disposizione per aprire un bar
- i costi di avvio previsti per aprire un bar: attrezzature, canoni di locazione, ristrutturazioni o canoni di licenza
- una time line della redditività
- previsioni di vendita
- le spese ricorrenti
- come punto finale, il punto di pareggio, in cui costi e ricavi si azzerano e inizi a guadagnare
Concludendo, dopo la proiezione finanziaria è fondamentale un riepilogo eseguito attraverso una analisi SWOT: un grafico con 4 aree che identifica i punti di forza e di debolezza del locale e le opportunità e le minacce esterne.
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Risorse e corsi per aprire un bar
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Sonia e Vittorio Squaranti -
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Andrea De Rosa -
“GpStudios è riuscita a trovare il giusto approccio ed il linguaggio ideale per fornire al mio staff linee guida e metodi efficaci per migliorare la comunicazione con il cliente finale”.
Massimiliano Prete
