Come si aumenta la redditività e si riducono i costi nella gestione di un ristorante? Scopri quali sono e come calcolare i costi nella gestione ristorante.
Quando si parla di gestione di un ristorante, di un bar o una qualsiasi attività di restaurant management, gli obiettivi principali da rincorrere sono migliorare la redditività e rendere più efficienti le operazioni quotidiane nella gestione del ristorante.
Come puoi migliorare la gestione del tuo ristorante?
Sicuramente puoi studiare azioni per aumentare le entrate, ottimizzare le uscite e migliorare l’organizzazione interna. Ma in che modo?
Il primo passaggio che devi compiere è analizzare la capacità di generare reddito del tuo ristorante, valutarne quindi la redditività.
Come si fa a calcolare la redditività di un ristorante? E come puoi incrementare i guadagni del tuo ristorante?
Si parla spesso ad esempio, di ottimizzazione dei costi e di aumento dei prezzi. Questi sono sicuramente due elementi che possono influire sulla determinazione della redditività, ma non sono gli unici, vediamo nel dettaglio gli elementi che possono contribuire a migliorare la gestione dei costi e ricavi del tuo ristorante.
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Quanto dovrebbero incidere i costi? La situazione ottimale sarebbe che le spese per le materie prime si aggirino attorno al 28-30%, quelle della manodopera sul 35-40%, quelle generali sul 12-15% per poi produrre un utile del 15-20%.
Quando ci si confronta con un’attività ristorativa è necessario parlare di costi perché si svolge un ciclo completo di produzione. Questo comporta alti costi di personale, di materie prime e di strumentazione.
L’analisi dei costi è importante, in ogni settore, per massimizzare l’efficienza dell’azienda. Necessita di un costante monitoraggio per capire come sono impiegati i fattori produttivi e conoscerne la redditività.
Al fine di creare ricchezza, qualsiasi azienda deve gestire un complesso insieme di operazioni:
La corretta gestione comporta decisioni continue, e le decisioni richiedono informazioni.
Il costante monitoraggio dei costi permette di tenere sotto controllo lo stato di salute della tua azienda e soprattutto di allocare sapientemente le risorse e determinare il prezzo di vendita ottimale.
Per poter amministrare i costi al meglio, devi conoscerne la distinzione tra costi fissi e costi variabili che vanno poi imputati ad ogni piatto sul menù.
La classificazione dei costi permette di identificare il punto di pareggio (“Break-even point“), quel punto in cui costi e ricavi si equivalgono e tutti i costi fissi vengono coperti e il tuo ristorante inizia a maturare un profitto.
I costi possono essere classificati secondo vari criteri:
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Il costo delle merci ha un’incidenza elevata sul fatturato, per cui è importante migliorare questa voce per migliorare la redditività del tuo ristorante. In questo senso il calcolo del food cost può rappresentare un importante indice.
Ecco cosa puoi fare:
Il food cost è un valore fissato in % che stabilisce il rapporto tra il costo delle materie prime usate per la preparazione di un piatto e il suo prezzo di vendita. Ne parliamo in modo approfondito qui.
Creare uno standard significa esaminare le procedure di preparazione del piatto e cercare di stabilire tempi e passaggi in modo da evidenziare il ruolo di ciascun operatore e la corretta esecuzione di tutte le attività.
Ti permetterà di avere dei processi definiti, e quindi una gestione dei costi ottimale.
Il costo della forza lavoro è uno dei costi più importanti per la gestione di un’attività. A maggior ragione per un ristorante, dove il rapporto costante con la clientela richiede un’accurata selezione e formazione dello staff.
Per ridurre l’incidenza dei costi per le risorse umane puoi:
Un altro elemento importante da non sottovalutare è la riorganizzazione del magazzino. Per ridurre scarti e sprechi è quanto mai determinante un’organizzazione efficace del magazzino, con l’acquisto intelligente di prodotti che puoi utilizzare in più ricette e proposte alternative.
Parliamo in modo approfondito dell’organizzazione del magazzino qui.
Puoi ridurre le spese per la struttura ricercando condizioni più vantaggiose e riducendo le attrezzature inutilizzate.
Se correttamente applicata – e con i dovuti strumenti di controllo e monitoraggio, l’analisi dei costi contribuisce a:
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Ecco 5 best practice per gestire un ristorante e aumentare la redditività.
La liquidità è uno dei princìpi basilari per la sopravvivenza aziendale. Ma sei sicuro di sapere perché sia vitale per la tua azienda? Come fare per misurare il tuo livello di liquidità?
Secondo la Segreteria di Stato dell’economia, la mancanza di liquidità e la conseguente insolvenza aziendale sono la causa scatenante di 9 fallimenti su 10.
Questo succede perché, in mancanza di liquidità, un’attività non dispone delle risorse necessarie per sostenere i costi di gestione, per rispettare le scadenze di pagamento con i fornitori, e per far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie nel breve periodo.
Ci sono innanzitutto tre indicatori che puoi utilizzare per misurare il livello di liquidità della tua azienda.
I primi due indicatori dovranno avere un valore uguale a/maggiore di 1, per riuscire a garantire solvibilità all’azienda. Il terzo diventa ideale per un valore che si avvicina al 2.
Puoi mettere in atto alcune azioni per migliorare la tua liquidità.
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Il controllo di gestione è l’insieme di tecniche che, avvalendosi di strumenti contabili, sono in grado di rilevare il livello di efficienza effettiva della gestione delle attività aziendali rispetto a predeterminati obiettivi strategici.
In altre parole, il controllo di gestione è l’insieme delle azioni che ti permettono di avere il controllo costante su quello che sta succedendo al tuo ristorante rispetto agli obiettivi che vuoi raggiungere.
Per realizzare un controllo di gestione per il tuo ristorante, occorre passare per 4 fasi:
Bisognerà considerare tutte le attività che fanno parte della cosiddetta catena di valore dell’azienda, standardizzare le procedure e condividerle con tutto il team. Questo faciliterà l’ottenimento di un controllo totale sulle azioni da mettere in atto, così come sulla riduzione di rischi e di costi.
Il segreto è quello di snellire la struttura dei costi, cercando di trasformare, laddove possibile, i costi fissi in costi variabili. Perché quando la struttura dei costi di un’azienda è flessibile, essa risente meno del calo di utili.
Questo perché i costi variabili sono costi il cui ammontare varia in proporzione alle oscillazioni di produzione.
Devi considerare tutti i possibili flussi di entrata, e stabilire gli obiettivi da raggiungere in termini di fatturato.
Dall’analisi delle voci dei costi e dei flussi di entrate, dalle risorse finanziarie di cui disponi e da investire per garantire lo sviluppo operativo delle attività, è possibile pianificare un budget.
Il budget evidenzia gli obiettivi economici e finanziari da realizzare nel breve termine, rispetto a una strategia e una visione a lungo termine, che possa coprire almeno i prossimi 18 mesi.
Attraverso l’utilizzo di precisi indicatori di performance (KPIs). Per la ristorazione:
La fase di misurazione e di monitoraggio nel tempo degli indicatori costituisce la base per la valutazione delle performance conseguite dall’azienda nel suo complesso.
Impostare un controllo di gestione per la tua attività è fortemente consigliato, fino a diventare necessario per le attività che superano il tetto di 500.000 € di fatturato all’anno.
Se in situazioni normali l’applicazione delle tecniche del controllo di gestione permette miglioramenti in termini di performance aziendali registrabili dal 3% al 6%, diventa ancora più importante nella gestione dei momenti di crisi aziendale per poter risollevare le sorti del proprio locale.
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Molto spesso, quando si parla di standardizzare i processi al ristorante, il pensiero vola ai colossi del franchising o del junk food, in cui l’organizzazione di determinate dinamiche operative è spesso associata ad una bassa qualità del prodotto finale.
In realtà, l’attuale tendenza di mercato ci porta numerosi esempi di format perfettamente standardizzati e con un prodotto finale di altissima qualità, che in questo modo mantengono costante la resa del servizio e del prodotto nel tempo, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza operativa del locale.
Innanzitutto, il food cost, gli approvvigionamenti e il magazzino. Ma anche l’organigramma, il visual merchandising e i processi operativi.
Un esempio di procedure standard in cucina.
Una delle prime attività da cui iniziare la standardizzazione è la preparazione dei piatti. Per avere un controllo efficace è necessario creare schede dettagliate, che contengano:
Un ulteriore ambito dove è assolutamente consigliato standardizzare i processi al ristorante è sicuramente la gestione del magazzino. Stiamo parlando del caveau della nostra banca: mazzette di denaro appoggiati sulle scansie, non semplici merci, che molti lasciano alla totale noncuranza, senza un controllo per mesi.
Nel caso della sala, lo strumento ideale per dare ordine ai processi è il manuale operativo, ovvero una guida che definisce la sequenza delle azioni di routine da compiere ogni giorno.
All’interno di questa “guida” possono essere presenti sezioni dedicate alle logiche visual, l’organigramma, il mansionario, il regolamento aziendale, e via dicendo.
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Nel management di un ristorante gioca un ruolo fondamentale la gestione del magazzino.
Ci sono addirittura realtà che gestiscono il magazzino in maniera elettronica tramite bar-code. Il prodotto caricato a magazzino entra nel gestionale, dove sono in memoria le schede dei piatti.
Ad ogni scontrino battuto, in automatico viene scalato dal magazzino la quantità di prodotto utilizzato per piatto, tenendo aggiornato l’inventario e facilitando i controlli sulle giacenze e sugli sprechi.
Ti sei mai chiesto se stai organizzando il magazzino nel modo corretto? Di seguito le domande da porsi.
Ma come acquistare in modo corretto e scegliere il fornitore migliore per il tuo ristorante?
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Ogni ristorante che si rivolge al mercato punta ad essere unico e irripetibile, ma come si può fare?
La ricetta segreta è il servizio, si tratta di gestire il cliente, farlo sentire un ospite in casa propria, intercettare e capire in anticipo il suo bisogno e di soddisfarlo per fare in modo che torni e parli bene della sua esperienza.
Ecco 5 accorgimenti da tenere a mente:
Per poter applicare le tecniche di vendita al ristorante, il personale di sala deve innanzitutto farsi un’idea della clientela, analizzandola e profilandola per esigenze, gusti e provenienza.
Inoltre, occorre superare le sue aspettative e fargli vivere un’emozione, attraverso un’adeguata preparazione all’accoglienza e al servizio. Innescando così un processo di fiducia che induce il cliente a essere più aperto alle proposte.
I momenti salienti per introdurre le tecniche di vendita al ristorante sono tre:
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Ti servono idee per rilanciare un ristorante che da un po’ di tempo a questa parte fatica a rimanere a galla? Non sai come attirare clienti in un ristorante?
Per rilanciare un ristorante in crisi che arranca e fatica a guadagnare occorre un’analisi dettagliata del suo modo di fare impresa, ponendo il focus su tutte le attività critiche.
Ci sono almeno 7 aree bollenti su cui concentrarti per rilanciare un ristorante in crisi:
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Sposare nuove filosofie o trend permette di rilanciare il tuo ristorante in crisi e avere idee per attirare nuovi clienti, creando vere e proprie community.
Un trend in via di consolidamento che negli ultimi tempi ha trovato una nuova luce è il food delivery, il servizio di consegna a domicilio utilizzato nel periodo di lockdown e non solo.
Il food delivery è un exploit momentaneo o è davvero un’opportunità di business? Può funzionare per il tuo ristorante? Ne abbiamo parlato qui.
Altra filosofia in voga nel settore dell’ospitalità è il plastic-free. Questo grazie a nuove normative europee e al divieto della produzione di prodotti in plastica.
Ma come rendere un ristorante eco-friendly? Puoi trovare alcuni spunti qui.
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Scopri gli indicatori e gli strumenti del controllo di gestione e apprendi gli step fondamentali per applicarli alla tua azienda.
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Sono Gianni Segoloni, titolare del Bistrot, a Perugia in piazza Matteotti.
“Insieme a GpStudios abbiamo studiato il percorso migliore per svilupparci e arrivare all’apertura del nostro format all’estero.”
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