Un trend in costante aumento. I
dati Eurispes del
2018 parlano chiaro: il
consumo dei prodotti vegetariani o vegani in Italia è in costante aumento. Tanto che la percentuale di persone che non mangiano più carne si attesta all’8% della popolazione.
Il dato è indice di una
sempre maggiore consapevolezza alimentare che si sta diffondendo in Italia. E che si manifesta in un sostanziale “aumento della vendita dei prodotti vegetali o di alternative alle proteine animali del +10,5% nel 2017 rispetto all’anno precedente”.
Vegetariano e vegano: non più un mercato di nicchia
Un mercato che non è più dunque ristretto ad una tendenza di nicchia, ma che si posiziona su
cifre in costante
crescita, pari a circa 850 milioni di euro, e si caratterizza per un
interesse crescente verso il settore anche
da parte di chef di fama internazionale.
L’equazione dieta vegana=insalata sta perdendo terreno a favore dell’alta ristorazione che, invece, sta acquisendo sempre più estimatori grazie ad una
grande varietà veggy nei menù proposti,
anche stellati. Soprattutto in Italia, dove si registra la maggior biodiversità al mondo di risorse agricole.
Il vegetarismo è entrato di diritto nell’alta ristorazione
In un articolo pubblicato dal
Sole 24 Ore sono elencati i risultati, sorprendenti, del
sondaggio “
Quanto sei veg?”. Tale sondaggio è stato
indetto da Vegetarian Chance e
condotto da Eumetra MT di Renato Mennheimer, tra 50 dei più famosi chef dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe.
Un report che
sdogana, definitivamente l’ingresso del vegetarismo nell’alta ristorazione.
Secondo Mennheimer: “ Il 46% degli chef europei ha elaborato menù specifici e conferma che nuovi piatti sono stati creati. La stragrande maggioranza, infatti, afferma di essere influenzato dall’interesse verso il vegetarianismo e veganesimo”.
I migliori ristoranti stellati con menu vegan
Una tendenza riconosciuta dalla
Good Food Guide, che ha presentato per la prima volta quest’anno un
elenco di ristoranti con menu vegani.
Gauthier Soho, dello
chef francese con stella Michelin e convertito vegano,
Alexis Gauthier, è in testa alla classifica: il ristorante ha già un moderno menu di degustazione vegano francese. E intende essere pienamente vegano entro il 2020.
Dall’altra parte del mondo, a
New York,
Sans in Brooklyn propone
foie gras vegano come parte della sua degustazione di cinque portate.
In Italia la punta di diamante è, senza dubbio, rappresentata dall’alta cucina vegetariana di
Joja a Milano. Si tratta del primo ristorante europeo vegetariano ad essere stato premiato con la stella Michelin nel 1996.
Rinomato perché è capace di portare
piatti complessi, gourmet, di qualità e con un gusto, Joja guidato dallo
chef Pietro Leemann, da oltre trent’anni
propone menù rigorosamente
vegetariani ed ha spianato la strada verso un nuovo modo di concepire il cibo. Come spiega lui stesso: “Trovo che la cucina vegetariana sia un’alimentazione molto sana, che risponde al meglio alle problematiche di oggi. Dalla fame nel mondo, all’inquinamento. Quindi è pure una scelta, una presa di posizione precisa”.
Oltre al famoso Joja,
si stanno moltiplicando, anche in Italia, i
ristoranti specializzati nella cucina vegan di alto livello. Una moltitudine di proposte nella quale, non sempre, è facile districarsi ed orientarsi per scegliere al meglio.
Una app. per destreggiarsi tra i ristoranti vegan
Proprio per venire incontro a questo mercato in ascesa è nata
Happy Cow una specifica applicazione per smartphone e tablet. Utilizzando la geolocalizzazione, Happy Cow,
permette di trovare ristoranti, bar, pub con piatti vegani (o vegetariani a scelta) sia in Italia che all’estero.
Nata nel 1999 è una vera e propria
guida virtuale ai ristoranti vegani, situati in ogni parte del globo, con foto, relative recensioni e prezzi. Insomma mangiare vegano sì, ma con gusto, non è più solo un’utopia.