Crescono le prenotazioni per le vacanze estive. Lo conferma un’indagine condotta dall’
Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta più del 90% del mercato del tour operating italiano. L’analisi, si è concentrata sulle
prenotazioni dell’estate 2019 per i mesi di giugno-settembre. E ha rilevato una
crescita dal 5 al 10% rispetto all’anno precedente.
Per quel che riguarda invece la
durata delle vacanze, lo studio, evidenzia una flessione rispetto al passato con un arco che va
dai 7 ai 13 giorni al massimo.
Le destinazioni più gettonate
In
Italia, tra i
soggiorni al mare, vincono per l’ennesima volta,
Sardegna, Sicilia, Puglia e
Calabria. Ma ai turisti
piacciono molto anche le città:
Venezia, Firenze, Roma.
In
Europa hanno ottenuto grande consenso i tour in Bulgaria, Russia e Serbia. Si riconferma l’
alta richiesta per il Mar Rosso egiziano, ormai in forte ripresa da oltre un anno, con numeri molto importanti e un innalzamento di qualità e prezzo medio pratica.
Le crociere muovono tanti passeggeri nel Mediterraneo Orientale, nelle Capitali Baltiche e nel Nord Europa. Il lungo raggio conferma l’alta domanda di destinazioni come gli Stati Uniti,tour dei parchi in particolare, e il Giappone.
Buona anche la
richiesta di tour di scoperta, abbinati al relax, per mete come il Sud Africa con estensione Mauritius e Seychelles. Le destinazioni dove invece si sono rilevate flessioni nella domanda, rispetto al passato, sono Messico, Sri Lanka e Caraibi (Repubblica Dominicana esclusa).
Le Vacanze? Meglio se personalizzate
Appurato che
vacanza è sempre più
sinonimo di esperienza, l’indagine condotta dall’ Osservatorio ASTOI ha evidenziato un
apprezzamento da parte dei turisti rispetto a nuove destinazioni e a nuove tipologie di prodotto. Quest’anno per esempio sono piaciute molto: la Colombia, le crociere che abbinano Baleari e Sardegna, l’
Islanda declinata in modi alternativi (
trekking, tenda, self drive di gruppo con guida).
È piaciuta anche
la personalizzazione, come ad esempio
vacanze surf alle Maldive. Oppure i
viaggi in compagnia di noti fotografi professionisti. Senza tralasciare i tour d’élite, con un alto livello di servizi, ristoranti con menu “à la carte” e guide a disposizione.
Per
i più giovani, invece, stanno riscuotendo molto successo le
vacanze studio tematiche, dove si abbinano corsi di lingua alla pratica di uno sport, allo studio del giornalismo. Così come sono molto ambiti i viaggi avventura/natura o i viaggi culturali che prevedono visite a prestigiose università.
Ai più giovani piace il viaggio organizzato
I “
millenials” e la “
generazione z” prediligono i
viaggi organizzati grazie anche allo sviluppo di un’offerta dedicata e mirata sia all’interno di grandi gruppi, sia da operatori di nicchia specializzati.
I
viaggi studio per ragazzi 15/17 anni hanno visto un incremento dell’8% rispetto al 2018. Le famiglie credono nel valore dell’esperienza educativa e mandano i figli non più solo in Europa ma anche negli Stati Uniti e Canada. Si va dalle 2/3 settimane di permanenza fino al semestre scolastico. La
tipologia di soggiorno più ambita è il
college rispetto alla famiglia. L’inglese rimane la lingua di punta; destano molto interesse anche lo spagnolo e alcune lingue “emergenti”, quali il russo e il cinese, mentre meno richieste sono il francese e il tedesco.
Per i
ragazzi di 17 – 20 anni, invece, nascono
nuovi format di villaggi vacanze con coach esperti di divertimento, dove l’aggregazione avviene in un clima di protezione. Inoltre, piace moltissimo il viaggio post maturità, all’insegna del divertimento. Le località prescelte nell’estate 2019? Gallipoli, Manfredonia, Lloret de Mar e Ibiza (Spagna), Buddva (Montenegro), Kavos, Corfù, Zante (Grecia).
I giovani italiani mostrano anche molto interesse per l’high school program che permette di frequentare un periodo che va dai tre ai sei mesi fino a un anno, in una scuola straniera.
La sfida è quella di ricercare e proporre nuove mete
In conclusione da questa indagine è emerso che
gli italiani in estate si assentano per meno di due settimane, ma per permettersi viaggi anche in altri periodi dell’anno. Si è verificata una trasversale
domanda di flessibilità. A livello di destinazioni non mancano alcune riconferme, come il boom del Mar Rosso, la passione degli italiani verso il Giappone. Ma anche la predilezione verso il mare delle nostre isole meridionali. La
sfida da parte degli operatori di settore, per dare ulteriore linfa al comparto turistico, resta quella di
essere in grado di ricercare e proporre nuove mete.