Dopo aver condotto un’
analisi di Revenue delle aree Spa, proseguiamo con
alcuni suggerimenti concreti di prodotto per diversificare l’offerta del ristorante in hotel e migliorarne le prestazioni.
Ipotizzando che il ristorante sia aperto anche ai clienti che non soggiornano presso l’hotel, vi forniamo 3 semplici idee per aumentare i profitti del ristorante in hotel.
1. Servite anche il pranzo
Partiamo con l’opportunità rappresentata dalla pausa pranzo:
il lunch è un’ottima occasione per aumentare i profitti del ristorante in hotel anche in un momento in cui solitamente non circolano molti clienti in albergo.
I fattori chiave del pranzo dovranno essere:
rapidità, leggerezza delle ricette, menu sintetico e prezzo certo. A tal proposito, un esempio interessante di ristorante in hotel a livello internazionale è la formula
Ibis Kitchen dell’omonima catena alberghiera.
Oltre alla loro specifica identità, che nasce dal connubio di un design moderno, immagini, colori accesi e mappe interattive,
le Ibis Kitchen sono particolarmente flessibili, sia in termini di orari di servizio che di composizione del menu.
La formula delle Ibis Kitchen fa incontrare ristorante e lobby: gli ospiti possono
usufruire di uno spazio informale in qualsiasi momento della giornata, anche al di fuori degli orari tradizionali dei pasti.
Per quanto riguarda il menu,
i clienti hanno la possibilità di comporre il proprio pasto scegliendo tra le alternative proposte dall’albergo. All’Ibis Hotel di Milano, ad esempio, è possibile gustare un primo piatto selezionando la tipologia di pasta, la salsa e la guarnizione, per un totale di 9,50 €. E’ previsto anche un menu grigliata, che secondo la stessa logica compositiva (carne, salsa e contorno) permette di pranzare a 16 €.
In Italia, il
City Hotel Merano propone invece un menu a base di tapas, i famosi assaggini spagnoli, reinterpretati in chiave locale. La proposta business per il mezzogiorno (da lunedì a venerdì) è semplice: 4 tapas, un sorbetto, acqua e caffè a 19,90€.
Al
ristorante Canneto dello Sheraton Malpensa è stata istituita da due anni la formula “
Quick Taste Lunch”: in questo caso, il pranzo del ristorante in hotel è incentrato sulla scelta di uno fra 6 piatti di pasta tradizionale italiana o uno fra 4 tipi di pizza. Il tutto contornato da un ricco buffet di insalate, acqua e caffè. Totale: 14 €.
2. Conquistate i bambini
Quando fate promozione per il ristorante in hotel, ricordatevi che
almeno una parte dei vostri clienti prendono decisioni anche in funzione del divertimento dei propri figli (
abbiamo già parlato del kids marketing anche qui). Riuscire a conquistare i bambini può agire da leva su questa categoria di persone, che vengono attirate da eventi studiati per far divertire i più piccoli, e allo stesso tempo per garantire agli adulti di vivere senza pensieri la permanenza nel vostro ristorante.
Prendersi cura dei bambini significa innanzitutto
studiare nel dettaglio un’accoglienza su misura per loro, con giochi, spettacoli, attività o laboratori volti ad intrattenerli durante un eventuale momento di aperitivo. Durante il pasto vero e proprio, non dimenticate di preparare una tavola dedicata solo ai bambini, con tovaglie e stoviglie baby che ricordino i loro personaggi preferiti.
Un’ulteriore raccomandazione riguardo al servizio in tavola è quello di
essere il più rapidi possibile, poiché i bambini non sono solitamente molto pazienti.
I menu devono essere semplici e le quantità ridotte: pasta in bianco o al pomodoro, cotolette e patate fritte, pizze a forma di Topolino… Tutti classici, ma che funzionano sempre. Se poi
aggiungete nomi fantasiosi per i piatti, il successo è assicurato.
Dopo il pranzo o la cena la scelta ottimale è quella di
organizzare un’area dedicata al gioco, possibilmente a qualche distanza dal luogo in cui gli adulti stanno ancora gustando i vostri piatti in tranquillità.
3. Organizzate delle cooking classes
Se tra i clienti del vostro hotel ci sono turisti stranieri (in particolare se provenienti dai paesi di matrice anglosassone),
pensate ad organizzare delle cooking classes: i vostri ospiti, soprattutto quelli più interessati ad approfondire la conoscenza della cucina italiana, cercheranno un hotel proprio considerando
l’opportunità di partecipare a sessioni di cucina.
L’indagine di Jfc “Cooking Class & Culinary Travel – Dall’estero in Italia per imparare la nostra cucina” (ricerca svolta a febbraio 2014 sulla base di interviste a tour operator, agenzie di viaggio, società di servizi operanti nel settore, associazioni e scuole di cucina e chef docenti che organizzano corsi per clientela straniera) rivela una
notevole potenzialità del settore: si calcola che nel 2014 il fatturato di questo ramo turistico toccherà quota
160 milioni di euro, raggiungendo complessivamente le
900 mila presenze.
La strategia delle
cooking classes può portare, oltre ad un
effetto positivo sulla vendita delle camere (specie in bassa stagione) ed alla potenziale
fidelizzazione del cliente verso il vostro brand
, una
grande
opportunità per gli albergatori, in particolare quelli
dotati di un ristorante conosciuto per l’eccellenza legata alla gastronomia locale.
In conclusione,
abbiamo innumerevoli possibilità commerciali per far decollare e aumentare i profitti del ristorante in hotel, ma
alla base ci dovrà essere sempre una puntuale analisi della redditività suddivisa per periodi, giornate ed ore in modo da riuscire ad
ottimizzare risorse impiegate e possibilità di guadagno, oltre, naturalmente, ad un fondamentale controllo di tutti i costi connessi a tale attività.
Avevate pensato a questi elementi per aumentare i profitti del ristorante? Pensate che siano delle buone occasioni per il vostro hotel?