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Coccola al cliente – Prendetevi cura del corpo per arrivare al cuore


L’industria della bellezza e del benessere continua a macinare dati in attivo un po’ in tutto il globo. E il successo registrato da Pitti Fragranze, il Salone della profumeria da poco conclusosi a Firenze, ne è la più recente conferma. Soltanto in Italia, l’ossessione per la cura del corpo e della persona ha fatto nascere negli ultimi […]
L’industria della bellezza e del benessere continua a macinare dati in attivo un po’ in tutto il globo. E il successo registrato da Pitti Fragranze, il Salone della profumeria da poco conclusosi a Firenze, ne è la più recente conferma. Soltanto in Italia, l’ossessione per la cura del corpo e della persona ha fatto nascere negli ultimi cinque anni 6mila nuove attività, tra cui spiccano, secondo i dati Unioncamere-Infocamere resi noti a giugno, istituti di bellezza e centri benessere, insieme ai servizi di manicure e pedicure. Se poi al dato nazionale si somma quello globale riguardante la wellness industry costituita dai centri termali e benessere diffusi sul pianeta – la cui crescita fino al 2021 viene stimata intorno al 5,66% annuo -, è facile dedurre quanto per il settore ricettivo possa rivelarsi utile tenere sott’occhio il fenomeno. E non si parla solo di quelle strutture che nel proprio ventaglio di offerta contemplano la presenza di centri wellness veri e propri, ma anche di tutte quelle aziende interessate a implementare la coccola al cliente attraverso un’appropriata scelta delle dotazioni cosmetiche per la camera. La richiesta sempre più marcata e diffusa di servizi alberghieri che tengano conto delle tendenze di consumo generali e trasversali ai diversi settori, obbliga infatti le strutture ricettive ad un costante allineamento ai trend non soltanto nell’ambito della ristorazione ma anche in quello delle forniture legate alla cura del corpo che, molto semplicemente, il cliente trova nella propria sala da bagno. Gli orientamenti della domanda fanno presagire che se questo sforzo viene oggi già in parte riconosciuto e premiato, ancora di più lo sarà nel decennio futuro. Sociologi e demografi segnalano infatti che entro il 2030 ben l’80% della popolazione terrestre vivrà in aree urbane, lontano dalla natura e in ambienti decisamente stressanti per l’organismo. Questo non farà che accentuare il bisogno di rifugiarsi temporaneamente in spazi che aiutino a ristabilire l’equilibrio psicofisico attraverso la disintossicazione e la cura del corpo. E tra questi ci saranno anche gli hotel, scelti per le vacanze o per le trasferte di lavoro, dai quali l’ospite pretenderà una partecipazione attiva e proattiva all’interno del proprio “percorso benessere”.

Quali prodotti per la cura del corpo

Tenendo conto di questa tendenza e tornando al tema delle dotazioni cosmetiche, ecco quali sono i prodotti per la cura del corpo già oggi più ambiti e pertanto in grado di elevare la percezione della qualità del servizio:
  • La cura della pelle è una delle preoccupazioni più ricorrenti ormai non soltanto tra la clientela femminile, ma anche tra quella maschile. Sono quindi apprezzati cosmetici anti-aging, meglio ancora se corredati delle istruzioni necessarie per valorizzarne al massimo gli effetti: in quale momento della giornata utilizzarli, come stenderli sulla pelle e a quale tipo di pelle abbinarli.
  • Una dotazione che comprenda oli per il viso – idratanti e antirughe – vi farebbe apparire agli occhi dell’ospite molto ‘in tendenza’ rispetto a chi si limita alle creme. L’utilizzo di questo genere di prodotto è infatti in aumento su tutti i mercati, e si prevede che fino al 2020 crescerà di oltre il 5,5 per cento l’anno. E tra quelli che ha maggiormente spopolato a Pitti Fragranze, il che fa supporre sia gradito anche alla clientela up-level.
  • Sempre di più gli utilizzatori di cosmetici prediligono le linee ‘free-from’, che certificano la naturalità del prodotto. Le proiezioni di mercato segnalano che il trend è destinato a crescere e che il settore degli organic skincare products crescerà annualmente, da qui al 2025, di dieci punti percentuali.
  • Il trend bio, che trova in totale accordo uomini e donne, verrà inoltre sempre di più declinato in linee ‘pollution free, cioè a base di elementi che proteggono la pelle dall’inquinamento.
  • Se la vostra è una clientela prevalentemente maschile, le nuove tendenze per la cura del corpo suggeriscono balsami dopobarba alle erbe o alla frutta, oppure creme pre-barba all’olio di mandorle e all’aloe.
  • inutile infine sottolineare che le forniture ‘premium beauty care’ sono sempre molto gradite. Se quindi riuscirete a stringere una partnership con qualche griffe della cosmesi, sappiate che, secondo le attuali aspettative della domanda, la combinazione più in voga al momento si compone di bagnoschiuma, prodotti per il make-up e acetone per unghie.
Troppo impegnativo? Meglio ancorarsi al collaudato e ordinario set cuffia+sapone+doccia shampoo? E’ una scelta vostra. Sappiate però che l’attenzione dell’ospite per il proprio aspetto fisico e la conseguente ricerca di servizi che gli consentano di essere esteticamente inappuntabile, non deve essere meramente percepita come una fonte di costo. In realtà, il rovescio della medaglia potrebbe persino rivelare qualche interessante vantaggio in termini di comunicazione, oltre che di fidelizzazione.

Se sapientemente gestita, la vanità del cliente può infatti trasformarsi per l’hotel in un positivo volano del passaparola, reale e virtuale.

Rendi il cliente protagonista!

Presentare la dotazione beauty in una modalità originale sotto il profilo della composizione e dei cromatismi – ovviamente con tanto di logo dell’hotel in bella vista – può ad esempio invitare gli ospiti alla condivisione attraverso i social, in particolare Instagram e Facebook, rispettivamente frequentati in massa da millennials e baby-boomers. Se poi desiderate essere voi – anche – i diretti promotori del servizio, sappiate che potreste lanciarvi nella realizzazione di qualche minitutorial da diffondere sui canali YouTube o Facebook aziendali. L’ideale per rimarcare l’importanza della cura del corpo nella vostra struttura, sarebbe farlo con il supporto di qualche dipendente tramutatosi pro tempore in tutor, oppure con la collaborazione di qualche ospite disposto a prestare la propria immagine per le dimostrazioni d’uso dei prodotti. In quest’ultimo caso la viralità riceverebbe ulteriore impulso. Attenzione però a non cedere a facili entusiasmi. Ricordate che esiste una legge sulla privacy e tutelatevi quindi adeguatamente chiedendo al vostro ospite di prendere visione e sottoscrivere l’indispensabile consenso all’utilizzo di foto e immagini. Dopo di che… buon lavoro a tutti!


Scritto da Paola Tournour-Viron

Si occupa da oltre vent’anni di giornalismo turistico per il trade, con specializzazione in nuove tendenze e sviluppo dei mercati esteri. E’ curatrice di Studi ed Osservatori di Mercato per il turismo italiano ed estero, nonché redattrice e speaker di corsi multimediali su alcune tra le principali destinazioni turistiche internazionali. E’ stata conduttrice di rubriche radiofoniche sul tema dei viaggi ed è docente a contratto di marketing e comunicazione in corsi per gli istituti superiori a indirizzo turistico e alberghiero. Per Mondadori Education è coautrice dei volumi “Comunicare l’Impresa Turistica” e “Tecniche di Comunicazione”.

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