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Hotel Business & Smart Working: un’evoluzione necessaria


I numeri parlano di circa 5 milioni di persone che attualmente lavorano con la modalità del lavoro da casa, di cui 2,5 facenti parte della Pubblica Amministrazione. Qual è quindi il punto di collegamento tra il comparto business del settore hotellerie e il fenomeno di crescita e sviluppo dello smart working?   Workation Il termine […]
I numeri parlano di circa 5 milioni di persone che attualmente lavorano con la modalità del lavoro da casa, di cui 2,5 facenti parte della Pubblica Amministrazione. Qual è quindi il punto di collegamento tra il comparto business del settore hotellerie e il fenomeno di crescita e sviluppo dello smart working?  

Workation

Il termine utilizzato per sintetizzare questo trait d’union è workation. Ovvero una sorta di unione tra work e vacation, tra lavoro e vacanza. Facciamo prima una premessa però. Le imprese ricettive, purtroppo, saranno destinate ad essere le più colpite dalla crisi economica post emergenza sanitaria. Le strutture alberghiere e legate all’hospitality difatti perderanno circa il 50% del fatturato rispetto al 2019, con 10 miliardi di euro di perdita in tutto il settore e con 2,5 miliardi di euro di liquidità in meno. Numeri complessi da digerire e difficili da trasformare in soluzioni per il rilancio. All’interno del settore dell’ospitalità vi sono poi le strutture business che soffrono ancora di più rispetto a quelle leisure. Lo smart working, che citavamo prima, di fatto ha bloccato gran parte delle trasferte di lavoro e degli spostamenti legati al business. Inoltre le nuove piattaforme di videoconferenza hanno facilmente sostituito il contatto fisico.   Quali sono quindi gli strumenti a disposizione del comparto business dell’hotellerie per rilanciarsi definitivamente sul mercato?  

Qualche caso pratico

Ecco allora che torniamo al concetto di workation. Alcune catene alberghiere, ma anche alberghi indipendenti, stanno modificando la propria offerta e strutturando proposte commerciali destinati a quel target che vorrà o dovrà lavorare in smart working ma non ne ha possibilità, spazi e comodità. Nascono quindi nuovi pacchetti smart working dedicati, con l’inclusione del servizio in camera, una comoda postazione di lavoro, wi-fi ad alta velocità e tutte quelle comodities necessarie. Best Western Italia ha già proposto, e ve ne avevamo parlato settimana scorsa, un pacchetto di questo tipo. Una proposta dedicata ai nomadi digitali comprensiva di postazione di lavoro in camera, the&coffee corner sempre a disposizione, connessione wi-fi e room service. Un’altra realtà che sta offrendo questi particolari servizi è DayBreakHotel.com. Una piattaforma romana nata appunto per ospitare alcune strutture partner di tutta Italia, le quali, già negli anni passati, avevano rivisto il concetto di soggiorno. Non per forza gli hotel devono rappresentare luoghi dove passare per forza più giorni o intere settimane. E così gli hotel che si sono affiliati a DayBreakHotel.com hanno messo a disposizione le proprie camere anche per semplici soggiorni legati al numero di ore. Ora, DayBreakHotel.com e le strutture affiliate, stanno proponendo nuove soluzioni legate allo smart working. Vi è la possibilità di scegliere camere d’hotel ad uso lavoro vicino alla stazione, oppure prenotare appartamenti interi come luoghi lavorativi e inoltre camere ad uso ufficio. L’elemento cardine sul quale si costruisce l’offerta è la comodità dell’ospite e la necessità di spazi.  

Le strategie da mettere in campo

Quali sono quindi le strategie da mettere in campo per soddisfare le nuove esigenze del mercato business?  
  1. Ripensare agli spazi degli hotel e delle camere. I bisogni dei clienti del mondo business stanno cambiando e così anche le strutture dovranno rivedere le disposizioni interne delle proprie camere e delle facilities a disposizione dei clienti.
  2. Creare una nuova offerta dedicata al business. Come detto in precedenza, il settore business sta cambiando. Il potenziale nuovo cliente non ha bisogno solamente di una struttura comoda dal punto di vista logistico, ma necessità anche di alcune amenities comprese all’interno del proprio pacchetto di soggiorno che ormai sono fondamentali. Connessione wi-fi altamente performante, stanza pensata per ospitare uno spazio di lavoro congruo con il lavoro da svolgere, comodità come room service o coffee corner sempre a disposizione. Rivedere le offerte per un nuovo modo di pensare all’ospitalità.
  3. Ragionare in base ad un nuovo target. Il cliente medio dei business sta cambiando. Non più solamente il manager d’azienda che deve spostarsi di continuo per meeting e incontri, ma anche un ospite che non ha le possibilità e gli spazi nella sua casa e che quindi necessità di un luogo dove lavorare. Ecco allora che anche dal punto di vista economico l’offerta deve essere differenziata e differenziarsi in base ai target.
  Il mondo dell’hotellerie è sì in grande difficoltà dopo la crisi da emergenza sanitaria, ma gli spazi per il rilancio ci sono. Ora serve pensare e strutturare una nuova offerta di modello di business all’interno degli hotel.


Scritto da Giacomo Pini

Ruolo: Amministratore e Founder – Azienda: gpstudios Amministratore unico e fondatore di GpStudios, è esperto di Turismo e Ristorazione con oltre venti anni di esperienza sul campo. Consulente per diverse aziende del settore, strutture ricettive, catene alberghiere e holding internazionali, per le quali, con il suo staff, cura lo start up, il marketing strategico, la formazione del personale e più in generale tutta l’attività di lancio e posizionamento commerciale. E’ formatore e autore di diversi testi professionali.

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