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A lezione di marketing da Mr Pink


In questi giorni, la notizia apparsa su tutti i giornali relativa all’acquisto, da parte del magnate cinese Mr Pink, di quote della squadra calcistica del Milan mi ha incuriosito. Ho voluto fare allora una ricerca su questo personaggio, a me sconosciuto. Da alcune sue interviste trovate in rete, ho visto in Poe Qui Ying WangSuo – questo è […]
In questi giorni, la notizia apparsa su tutti i giornali relativa all’acquisto, da parte del magnate cinese Mr Pink, di quote della squadra calcistica del Milan mi ha incuriosito. Ho voluto fare allora una ricerca su questo personaggio, a me sconosciuto. Da alcune sue interviste trovate in rete, ho visto in Poe Qui Ying WangSuo – questo è il nome completo dell’acquirente cinese – un uomo d’affari i cui capisaldi sono semplici ma allo stesso tempo tremendamente efficaci. E perché no, interessanti da applicare nel nostro adorato mondo del turismo.

Chi è Mr Pink?

Al secolo Poe Qui Ying WangSuo, oggi è meglio noto con il nome dell’energy drink a base di ginseng che l’ha reso milionario. La bevanda infatti vende più di 3 milioni di lattine al giorno. Business man 35enne con patrimonio stimato attorno ai 3 miliardi di dollari, Mr Pink è già famosissimo grazie alle mosse giuste: ad esempio, la fondazione della Kings Investment Group LCC, le azioni benefiche (compresa una donazione di 40mila dollari al presidente Obama per la campagna elettorale del 2008), una serie di investimenti strategici, ma soprattutto uno spiccato senso degli affari.

Quali principi di marketing sono alla base del successo di Mr Pink?

Semplicemente l’applicazione di pochi ma efficacissimi principi di marketing strategico:
  • Considerando il prodotto che l’ha reso celebre, Mr Pink ha puntato sul soddisfacimento di un preciso bisogno cosiddetto – come ci suggerisce la piramide di Manslow – “primario” di tutte le persone: ogni essere umano deve bere.
  • Ha caratterizzato il prodotto, in relazione al proprio forte competitive set, con l’elemento base della radice di ginseng, che insieme alla vitamina B fornisce numerosi benefici: longevità, benessere e vitalità. Si tratta quindi di differenziazione di prodotto.
  • Mr Pink ha implementato un’ottima definizione del proprio target e di segmentazione dei consumatori. Indirizzando da subito la propria strategia, è riuscito a colpire un preciso segmento: quello giovane e attento al salutismo. Si è rivolto in particolare a mercati molto sensibili a questo lifestyle, come la California e gli Emirati Arabi.
  • E’ riuscito a creare una grande condivisione virale del proprio marchio, grazie al passaparola ed al consumo della Mr.Pink da parte di tante star di Hollywood. Ciò ha favorito un grande sviluppo della propria brand reputation, attraverso il coinvolgimento di veri e propri “stakeholder” sui diversi canali.
  • Le persone, che nel mondo turistico determinano la qualità di erogazione dei servizi, costituiscono anch’esse un elemento del marketing mix alla base di ogni strategia. Secondo Mr Pink, lo staff deve essere adeguatamente motivato al fine di garantire un servizio all’altezza delle aspettative.
“E’ importante avere una chiara visione di quello che si sta facendo ed è importante essere circondato dalla squadra giusta, perché ciascuno ha una diversa abilità.”
E voi, applicate già questi principi strategici nella conduzione del vostro business turistico?

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