Se è vero che il viaggio, sempre più spesso, fa rima con esperienza anche il comparto food non è immune da questo trend in ascesa.
Ormai è assodato, i
clienti in generale e i millenials in particolare prediligono
spendere il proprio denaro per vivere
un’esperienza piuttosto che acquistare un bene o un servizio.
Una tendenza che coinvolge quindi anche la ristorazione e che si consoliderà in questo 2019.
Al ristorante le persone si aspettano, sì del buon cibo, ma anche un’esperienza gastronomica unica che sappia conquistare.
Stupirsi, divertirsi, vivere momenti unici: piacciono sempre di più le
novità e le
esperienze gastronomiche coinvolgenti. Così come le attività proposte dai ristoranti.
Stanno riscuotendo sempre più consensi, per esempio, i ristoranti a tema o le cene in luoghi che vedono protagonisti di volta in volta chef diversi.
Multisensoriale è meglio
Da qui il
successo dei format più diversi dai
ristoranti multisensoriali, ai supermercati hi-tech. Dagli
spazi pop up permanenti alle
cene narrative. Il tutto all’insegna del marketing esperienziale che in tema di ristorazione ci fa apprezzare le proposte più originali.
Come i
ristoranti a tema cartoon o serie TV. Ne è un esempio, il ristorante a tema, Totoro che ha aperto i battenti a Bangkok. Mentre ci sono brand che cercano di conquistare la clientela con proposte dedicate come gli
hamburger ispirati ai supereroi.
I ristoranti esperienziali nel mondo
Al ristorante adesso non si mangia e basta, tutti i sensi devono essere coinvolti. Succede nei
ristoranti multisensoriali ormai entrati a far parte delle nostre preferenze in tema food, in quanto luoghi dedicati dove è possibile immergersi nelle esperienze culinarie più singolari.
Un esempio? Il ristorante
Utraviolet di
Shanghai. Nato nel 2012 da un’idea dello Chef francese Paul Pairet, questo locale interpreta perfettamente la
filosofia della multisensorialità. Ha solo dieci posti e ruota intorno al concetto della
dimensione emozionale del cibo. Luci, suoni, odori e immagini, studiati nei minimi particolari, caratterizzano l’esperienza del pasto e la influenzano.
Il profumo, ad esempio, è regolato a distanza in modo tale che non invada i sapori. Ogni dettaglio contribuisce a creare un momento unico.
L’esperienza multisensoriale è di casa anche al ristorante
Sublimotion di
Ibiza. All’Hard Rock Hotel Ibiza, infatti, lo chef
Paco Roncero accompagna i commensali in un viaggio fatto di video mapping e di esperienze sensoriali cucite su misura e in tempo reale sulle reazioni degli ospiti.
Ithaa Undersea Restaurant alle
Maldive è costruito, invece, sott’acqua. Una struttura di 400 tonnellate dotata di finestre con vetri molto spessi (circa 190 millimetri). Gli ospiti del ristorante possono quindi
cenare letteralmente immersi nello scenario oltremodo suggestivo
dei fondali marini, quindi circondati da pesci, coralli e alghe.
Movie restaurant a Roma è il primo
museo-ristorante a tema cinema, serie tv ecc.. Qui si intrecciano in un perfetto mix, buon cibo, cinema, sogni e ricordi. L’esperienza inizia dal parcheggio, dove il furgone dell’A-Team trasporta i clienti al locale. Una volta all’interno ci si ritrova catapultati in un’
astronave ispirata al film Alien. L’astronave è popolata da statue a grandezza naturale di noti personaggi, da Predator a Goldrake, dai supereroi Marvel a ET.
Ai tavoli è possibile gustare diversi
piatti della tradizione locale rivisitati, come l’amatriciana ribattezzata “Amatrix”. Per chiudere con la Cinepasticceria: una selezione di
dessert dedicati al mondo del cinema, realizzati in casa da una “cinepasticcera” Valentina Sanna che riesce a restituire a una ricetta l’atmosfera di film e serie tv. Tra i dolci più richiesti c’è il “
Dark Side Tiramisù“, un classico tiramisù ispirato a
Star wars, ma anche la “panna morta al cioccolato” che riproduce la locandina di “Scream”.
Al ristorante
La Carabaccia – A tutt’Antipasto di Casciana Terme (PI),
l’ingrediente principale è la sorpresa. “Tante piccole portate, tutte grandi sorprese” recita il motto del locale, che propone
percorsi di degustazione polisensoriali di soli antipasti, fino a sazietà del cliente. Le ricette sono tutte a sorpresa e diverse ogni giorno. Lo chef non manca di condire ogni piatto con l’ “effetto wow”. Un menu destrutturato dove trovano spazio esclusivamente gli antipasti in tutte le declinazioni possibili. Senza tralasciare però i dolci. A questi ultimi,infatti, è dedicato un vero e proprio spazio di degustazione per valorizzare l’esperienza dessert.
Il supermarket diventa hi-tech
La svolta nel nome dell’
innovazione coinvolge anche i
supermarket del futuro. Ne è un chiaro esempio
Hema, in parte negozio/ristorante, in parte catena di distribuzione. Si tratta infatti di una
catena di supermercati del gruppo Alibaba che fa dell’innovazione tecnologica il proprio tratto distintivo . Gli acquisti tradizionali vanno a braccetto con quelli più innovativi del commercio on line.. Basti dire che gli ordini online vengono evasi nel giro di 30 minuti. Gli impiegati scannerizzano e scelgono i cibi dagli scaffali mettendo le borse della spesa su nastri trasportatori. I clienti possono, inoltre,
comprare in negozio frutti di mare sia già pronti come al ristorante sia da cucinare a casa. Tutti i prodotti hanno un codice Qr che può essere scansionato per mostrare informazioni. Per pagare in negozio i clienti devono effettuare un check out con il riconoscimento del volto per verificare la propria identità.
Cibi belli da gustare
A proposito di
food non si può non menzionare il
ruolo sempre più determinante dei social in questo comparto. Negli ultimi anni
Instagram and co. hanno rivoluzionato l’universo cibo. Insomma anche l’occhio vuole la sua parte e i
ristoranti si sono dovuti adeguare creando
cibo e bevande “belli” pronti per essere condivisi sulle piattaforme social.
Non solo immagini, ma anche video che raccontano il food più inedito,
piatti creati ad hoc per stupire e conquistare i clienti. Questo trend ha dato il via all’utilizzo di
glitter commestibili che impreziosiscono cocktail e pizze Oppure agli “
Injectable Flavors” ovvero i dessert in cui si possono iniettare direttamente aromi. Si creano così momenti esperienziali unici e socialmente condivisibili.