Ci sono strategie per aumentare il valore dell’esperienza di booking, che possono aiutarti a ridurre le “prenotazioni abbandonate” sul sito del tuo hotel.
Oggi parliamo di questo: come migliorare il booking online, esattamente il punto 1 di
questo precedente articolo in cui parlavamo in maniera più ampia dei modi per favorire le prenotazioni dirette.
Non è detto infatti che i
booking engine più blasonati e attrattivi si rivelino poi quelli che convertono di più. Secondo una ricerca condotta nell’inverno 2016/17 da Sales Cycle,
il tasso di prenotazioni online che vengono abbandonate è pari all’81,6% del totale, e per la precisione l’86% per quanto riguarda i portali e il 78% nel caso delle prenotazioni dirette sul sito proprietario. Inoltre,
solo il 2% del traffico web converte alla prima visita. Le
OTA, dal canto loro, mettono in campo una quantità incredibile di strategie per ovviare a questo problema. Ma gli albergatori?
6 domande che devi porti per migliorare il booking online
Lo scopo di questo post è fornirti un breve vademecum in merito a che cosa chiedere al provider del tuo booking engine:
1. Presenza capillare
Per migliorare il booking online è fondamentale che l’engine sia collegato a tutti i canali sui quali è presente il tuo albergo.
Integrare tutti i channel manager, i PMS e altri spazi digitali che, a tua insaputa o meno, vendono l’hotel è fondamentale per avere sott’occhio l’esatta situazione di tariffe e disponibilità in ogni momento. Ciò ti consente di poter applicare sempre il prezzo migliore sul sito.
2. Flessibilità
Il booking engine è abbastanza flessibile così da incontrare non solo le tue esigenze (legittime), ma anche quelle del potenziale cliente? Offre la possibilità di selezionare con chiarezza dei
benefit gratuiti per le prenotazioni dirette?
Queste ultime rappresentano infatti quelle a più basso CPA (
Cost Per Acquisition), al netto di commissioni e
fee di vario genere. Il benefit va quindi calibrato affinché non superi in controvalore tale

delta monetario, ma una volta definito va comunicato con la
massima visibilità sul proprio
booking engine, nonché reso selezionabile e prenotabile con facilità. Presentato,
ça va sans dire, da un
payoff accattivante.
3. Provenienza delle visite
Disponi di una versione
mobile soddisfacente e multilingua? Questa domanda deve avere una risposta affermativa, soprattutto per quanto concerne il sistema di pagamento e la possibilità di monitorare separatamente il traffico proveniente dai
diversi dispositivi – smartphone, pc o tablet -, e tarare di conseguenza le azioni su ciascun fronte. Per migliorare il booking online è uno step obbligatorio.
4. Remarketing, hai presente?
Il tuo booking engine è in grado di “ricordarsi” di un
repeater e di svolgere azioni di
remarketing?
L’importanza di questi due fattori è talmente scontata che non richiede nemmeno di essere spiegata, ma diremo comunque che si tratta di un pacchetto di funzioni CRM (
Customer Relationship Management) che dovrebbero integrarsi alle funzioni di
booking online.
5. AAA consulente cercasi
Ti mette a disposizione un esperto specializzato in
hospitality in grado di consigliare la miglior tattica per massimizzare le conversioni? Ciò significa saper analizzare dati e
monitorare performance, offrendone una lettura intelligibile al partner. L’esperto, o gli esperti, dovrebbero lavorare in team con il tuo staff al fine di aiutarvi nella lettura delle statistiche e nella corretta interpretazione dei report, quando non di
suggerire aggiustamenti in materia di revenue management – a meno che, naturalmente, l’hotel non si affianchi ad un team di consulenti come
Gp.Studios o non disponga di un software preposto all’attivazione di campagne promozionali, creazione di piani tariffati e tanto altro (che però difficilmente sanno interpretare al meglio le esigenze specifiche del tuo albergo in ogni situazione).
6. Innovazione costante
Ultimo ma non per importanza, il tuo provider è in grado di garantire un’innovazione continua per far fronte agli sviluppi futuri? Con che frequenza vengono rilasciati gli aggiornamenti?
Gli albergatori illuminati sono consapevoli che non è sufficiente essere pronti solo per il “qui e ora”, bensì almeno per i prossimi sei o dodici mesi. Di conseguenza, anche un buon consulente informatico deve seguire a ruota con
nuove versioni e updating a cadenza regolare.
E’ stato utile questo articolo? Spero di sì. Se hai domande in merito scrivimi a info@sharingtourism.it, ti risponderò al più presto!