Le vacanze estive si stanno avvicinando ed è sempre utile dare un’occhiata agli studi di mercato per capire dove si orienti la domanda delle famiglie con bambini presto liberi da impegni di studio.
Ebbene, com’era prevedibile, le
mamme italiane riaffermano orgogliosamente il tradizionale ruolo di chiocce. Secondo la recente rilevazione curata dall’outlet per lo shopping online Privalia, si dichiarano
nel 45% dei casi determinate a trascorrere le vacanze con i piccoli al seguito. A questa ampia quota di irriducibili si unisce un altro 33% di genitrici disposte a partire senza prole solo saltuariamente e solo a patto che i cuccioli non siano in tenera età.
Tutta manna, insomma, per le strutture alberghiere che hanno deciso di candidarsi come
family hotel – come
queste – e su quelle che puntano sull’inossidabile appeal della
tematizzazione di prodotto orientata alla
fiaba. Sì, perché pare che le storie a lieto fine tanto care al mondo della prima infanzia siano sempre amatissime. In barba a tutte le creazioni della fantasia di più recente conio, Pokémon inclusi, che come tutti ricorderanno furono
protagonisti dell’estate 2016.
I family hotel ispirati alle fiabe
Il richiamo a personaggi e scenari fiabeschi di remota tradizione è infatti sempre fortissimo e non a caso sempre più presente nel prodotto turistico. La Provincia di Bolzano, ad esempio, quest’estate rilancia il sentiero
Castelronda che collega cinque antichi castelli, alcuni dei quali dotati di hotel interno. L’obiettivo è conquistare i cultori del
turismo lento e del
trekking, che possono interamente o parzialmente coprire il percorso a piedi, ma anche le
famiglie, promettendo pernottamenti in family hotel che catapulterebbero i piccoli ospiti in piena
età cortese. Questa esperienza si può vivere allo Schloss Englar, uno dei meglio conservati dell’area, oppure nelle suite dello Schloss Warth o, ancora, nel medievale Tschindlhof.
In Olanda, il 31 maggio verrà invece inaugurato un nuovo complesso alberghiero per gli ospiti del parco delle fiabe di
Efteling. “La struttura – spiega una nota dell’Ente Nazionale Olandese per il Turismo – è costituita da un hotel, da case vacanza e da svariati servizi distribuiti su un’area di oltre otto ettari”. All’interno del parco ci sono peraltro già
soluzioni di accoglienza tematizzate, con rimandi al mondo della Bella Addormentata, della Fata Morgana, di Biancaneve, ai racconti di Hans Christian Andersen e via narrando. “
Con l’apertura del nuovo complesso – precisa l’Ente –
il parco effettua un significativo passo verso l’obiettivo dei cinque milioni di visitatori entro il 2020”. Cifra di tutto rispetto, che non farebbe altro che confermare quanto il fascino delle fiabe possa permettersi di attraversare indenne l’era della virtualità.
Non a caso, nella britannica Brighton, la
Wonderland House ispirata alle celebri avventure dell’Alice di Lewis Carrol, torna a promuoversi sul mercato italiano ricordando che negli ambienti distribuiti sui suoi cinque piani “ogni angolo nasconde un riferimento al celebre racconto”.
In
Italia al momento l’unico family hotel totalmente tematizzato sul mondo della fantasia è il
Gardaland Adventure Hotel, inaugurato lo scorso giugno. Si passa dalle Mille e Una Notte, alle avventure nella jungla, nell’artico o nel lontano west, con rimandi alla sfera fiabesca non soltanto all’interno delle camere
ma, come sottolinea la direzione, “anche attraverso una serie di giochi e gadget legati al tema scelto, per vivere l’incanto in maniera ancora più coinvolgente”. La proprietà tiene inoltre a precisare che al
Gardaland Hotel, altra struttura alberghiera legata al parco divertimenti, sono state aperte le nuove camere Snow Princess ispirate al tema della Principessa delle Nevi ed è stato incrementato il numero delle camere Princess Kingdom
, “graditissime e – puntualizzano – sempre molto richieste”.
Le fiabe fanno bene anche ai più grandi!
Va detto che un’esperienza di
vacanza in stile fairy tale non è solo indicata per i più piccoli. Anche gli adulti possono trarne giovamento. Secondo i pedagogisti si tratterebbe infatti di una soluzione interessante, soprattutto per le famiglie con
situazioni complesse, ad esempio per i nuclei monogenitoriali o per le famiglie allargate di recente costituzione, che con l’aiuto della fiaba potrebbero trovare temi e
occasioni di incontro e di condivisione.
La psicologia ricorda poi che, contrariamente a quanto si pensi, le fiabe restano in generale importanti anche per gli adulti. Riportarle alla memoria vivendo una vacanza all’interno di un family hotel che favorisca questo processo potrebbe ad esempio aiutare l’ospite in età più avanzata a
ritrovare l’incanto infantile e a riscoprirne i poteri taumaturgici. In fondo – spiegano gli esperti – lo scopo di questi racconti è sviluppare la
fiducia nelle risorse della persona e lasciare nel lettore o nell’ascoltatore di qualsiasi età, la certezza che ogni ostacolo possa essere rimosso e che sia sempre possibile – per tutti, in ogni tratto della vita – realizzare il
cambiamento desiderato.
Una vacanza legata alla fiaba potrebbe insomma diventare una sorta di ‘
soggiorno benessere’, divertente e rigenerante per l’intera famiglia. Ma soprattutto, per gli operatori del ricettivo, potrebbe essere un tema su cui riflettere ad esempio in occasione del rinnovo delle camere, degli ambienti comuni per il gioco oppure della riorganizzazione delle attività di intrattenimento per i più piccoli.
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