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Turismo esperienziale, dalle escursioni ai picnic tra gli ulivi


Secondo un’indagine della Cna, il turismo culturale, all’interno del quale cresce in maniera esponenziale il turismo esperienziale, ha un’incidenza di un terzo sul totale del Pil turistico. Per questo settore i vacanzieri spenderanno in media 80 euro al giorno, con il traino degli stranieri che ne investiranno ben 90. Una nota dell’Ansa sottolinea che si […]
Secondo un’indagine della Cna, il turismo culturale, all’interno del quale cresce in maniera esponenziale il turismo esperienziale, ha un’incidenza di un terzo sul totale del Pil turistico. Per questo settore i vacanzieri spenderanno in media 80 euro al giorno, con il traino degli stranieri che ne investiranno ben 90. Una nota dell’Ansa sottolinea che si è aggirato intorno ai 610 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto allo scorso anno, il valore del fatturato del turismo legato all’immenso patrimonio artistico e culturale d’Italia, ma anche al cosiddetto turismo esperienziale. Ben vengano quindi i musei immenso patrimonio dell’Italia. Però partecipare a una vendemmia o a un corso di cucina con lo chef dell’hotel, imparare a fare la piadina e a conoscere le ricette di volta, immergersi nell’atmosfera di un picnic tra gli ulivi o diventare escursionisti provetti sono attività altrettanto attraenti per il turismo di oggi.

I 5 filoni del turismo esperienziale

Un viaggiatore non sceglie un hotel seguendo esclusivamente  i criteri della location o del prezzo. Un viaggiatore sceglierà il vostro hotel per quello di unico che può offrirgli. Perché per chi viaggia è importante vivere un’esperienza unica, che lascia dentro qualcosa. Dal momento che sentiremo parlare ancora a lungo di turismo esperienziale, vediamo insieme 5 filoni che caratterizzano il mercato odierno:
  1. VIAGGI AVVENTURA Tra i trend, l’avventura è una delle più gettonate. Il viaggio non si limita ad essere un momento di relax, ma di scoperta. Senza per forza doversi dedicare ad attività estreme, quello che sprona il viaggiatore avventuroso è il desiderio di provare emozioni nuove. Un esempio? Il volo dell’angelo in Basilicata. Al di sopra delle Dolomiti Lucane, un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di due paesi permette di vivere un’emozione unica, il Volo dell’Angelo appunto. Ecco allora che le strutture alberghiere possono pensare e promuovere pacchetti in virtù di questa nuova esigenza di “scariche adrenaliniche”.
  2. IO VIAGGIO DA SOLA Una delle macro tendenze a proposito di marketing turistico è il viaggio pensato interamente al femminile. Non solo shopping o percorsi benessere. Adesso il turismo è donna. Sono sempre di più gli Hotel in rosa, con servizi pensati appositamente per la clientela femminile. A Copenhagen è celebre il Bella Sky. Al 17° piano di questo hotel a 4 stelle si trova il Bella Donna Floor, un intero piano dedicato alle donne con camere eleganti, set di cortesia ad hoc composti da creme per il viso e per il corpo e riviste femminili. Senza tralasciare la cultura declinata al femminile. Perché non creare pacchetto che offra una vista al museo della moda di Milano? Oppure a un tour dedicato a Jane Austen a Bath in Inghilterra, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO? E’ possibile infatti visitare la casa in stile georgiano nel cuore della città dove soggiornò l’autrice di Orgoglio e Pregiudizio. Oltre alle consuete visite, c’è anche una app gratuita per iPhone che invia ogni giorno una perla di saggezza tratta dai suoi romanzi o dalle sue lettere.
  3. VIAGGIARE LEGGERI Partire senza il peso della valigia? Oggi si può. Il servizio pay-as-you-go si propone come una alternativa più semplice del portare con sé il peso di una valigia. Sono sempre più numerose le strutture alberghiere che optano per questo innovativo servizio di noleggio di abiti in spiaggia o addirittura nelle camere dell’hotel. E anche i turisti che preferiscono questa modalità, sia che si trovino a partecipare ad un evento speciale che non era in programma prima della partenza, sia che debbano vestirsi tutti i giorni per godersi la vacanza senza ingombri.
  4. I NOMADI DIGITALI Un fenomeno in crescita in Europa e in arrivo dall’America è quello dei cosiddetti Nomadi Digitali. Viaggiano lavorando, lavorano viaggiando. Smartphone alla mano, lavorano cavalcando le nuove tecnologie. Spesso si tratta di freelance di ultima generazione, imprenditori, programmatori informatici, esperti della comunicazione. La loro vacanza ideale? Un viaggio divertente, ma soprattutto inedito. La risposta ideale per questo tipo di target potrebbe essere una microavventura. Qualche esempio? Fare colazione nel bosco, dormire in spiaggia, fare coasteering (ovvero camminare lungo la costa rocciosa dove si infrangono le onde del mare per poi tuffarsi in acqua), noleggiare una house boat per navigare tutto il giorno e poi dormire in barca. Sono tante le soluzioni creative per attirare questo ampio target.
  5. TURISMO SOSTENIBILE Il concetto di turismo sostenibile indica, infatti, un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente. Un concetto opposto al cosiddetto turismo di massa, che non prende in considerazione le specificità dei territori. L’assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha approvato l’adozione del 2017 come Anno Internazionale del Turismo Sostenibile. L’iniziativa vuole favorire un modo di esplorare il Pianeta che abbia un basso impatto sulla natura e sia anche un motore di crescita per i Paesi in difficoltà. Per un Paese come l’Italia, promuovere un turismo sostenibile è importantissimo per le peculiarità del territorio: attualmente i turisti sono concentrati su alcuni siti principali. Questo, oltre a creare difficoltà di gestione e di convivenza tra turisti e residenti, rischia di sminuire l’identità del territorio nel suo insieme. Un importante esempio di iniziativa sostenibile arriva da FS: grazie al progetto Binari senza tempo, sette linee in disuso sono state trasformate in rotte turistiche percorse da treni d’epoca e sono in corso sopralluoghi volti a creare ulteriori itinerari.

Un’esperienza è per sempre

Il turismo esperienziale non è solo uno dei principali trend di viaggio a livello internazionale, è qualcosa di più concreto. Perché l’esperienza di uno diventa poi un ponte, una sorta di passaparola tra persone, che hanno apprezzato un determinato tipo di viaggio e suggeriscono ad altri di vivere le stesse emozioni. Anche il tuo albergo potrà quindi far leva sulle proprie peculiarità e proporre personalissime esperienze. Corsi di cucina o di pittura, visite guidate alla scoperta di luoghi inusuali, eventi all’interno della struttura, cene a tema. Le esperienze possono davvero fare la differenza. E potrebbero essere il motore principale che muove la scelta del viaggiatore più attento ed esigente.


Scritto da Giacomo Pini

Ruolo: Amministratore e Founder – Azienda: gpstudios Amministratore unico e fondatore di GpStudios, è esperto di Turismo e Ristorazione con oltre venti anni di esperienza sul campo. Consulente per diverse aziende del settore, strutture ricettive, catene alberghiere e holding internazionali, per le quali, con il suo staff, cura lo start up, il marketing strategico, la formazione del personale e più in generale tutta l’attività di lancio e posizionamento commerciale. E’ formatore e autore di diversi testi professionali.

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