Settecento metri quadrati in un ex deposito di tessuti, in via Cappellini, tra Stazione Centrale e Repubblica a Milano, dodici metri di altezza, una sorta di piattaforma sospesa in aria come una navicella spaziale ed un immenso ulivo, di 700 anni, fatto venire direttamente dalla Calabria, che dal piano terra sale fino al cielo.
Tutto questo è
Moebius, l’ultima avventura intrapresa da
Enrico Croatti, chef stellato riminese pioniere del nuovo trend del momento: l’
Osteria Gastronomica (avevamo già parlato in un p
recedente articolo dei food trends del 2019).
Una proposta eclettica che porta la firma dello chef stellato Enrico Croatti
Croatti, classe 1982, ha fatto della
passione per la cucina, di chiara matrice romagnola, la professione di una vita, accumulando, sia in Italia che all’estero, un riconoscimento dopo l’altro.Partito con le prima tagliatella a dodici anni, sotto la guida esperta di mamma Franca, ha ben presto spiccato il volo con esperienze di alto prestigio. Cresciuto sotto la guida di un
maestro esperto come
Gino Angelini a Los Angeles, conquista la prima stella nel 2013 al Dolomieu e fa il bis nel 2018 con l’Oro Bianco di Alicante, primo italiano ad ottenere l’ambito riconoscimento nell’edizione spagnola della Guida Michelin.
Croatti è l’esempio calzante dello “
chef globetrotter”, ambasciatore della cucina e dei sapori italiani nel mondo con l’obiettivo di trasmettere una cultura, quella della convivialità, e di creare emozioni con i cibi che sono caratteristiche esclusive del patrimonio culinario nazionale.
E’ per questo motivo che, dopo il prestigio conquistato a livello internazionale, Croatti è voluto tornare a casa, inaugurando, nello scorso mese di luglio, il
Moebius nel cuore di Milano.
Un’apertura parziale, in verità, iniziata con i locali del Tapa-bistrot e che si concluderà, per fine settembre, con il taglio del nastro anche della cucina sotto la guida dell’estroso chef.
Ricerca, tradizione e innovazione
Il ristorante, già nella scelta del nome, vuole rappresentare un elemento di rottura con gli schemi, lanciando un’idea di originalità espressa in molteplici forme.
Moebius era, infatti, il
nome d’arte del fumettista Jean Giraud. Un eclettico creatore di mondi paralleli, che utilizzava questo pseudonimo soprattutto quando realizzava strisce di fumetti di humour nero.
E’ proprio la
ricerca dell’innovazione che Croatti ha voluto trasmettere nella sua idea di ristorazione: una formula che unisca tutte le sue precedenti esperienze fondendole in
piatti in cui si ritrovano
influssi spagnoli, francesi, americani, ma con il punto fermo della
tradizione romagnola.
Un locale altamente evocativo
Il
Moebius diventa così un locale unico nel suo genere, altamente evocativo e pieno di
suggestioni, dove al tradizionale
spazio per mangiare si affiancano un palco per i concerti di musica jazz e un’area riservata alla vendita di vinili. Il tutto racchiuso in una
cornice di cemento, vetro, ferro e legno che dona agli ambienti atmosfere dal sapore vintage ed industriale.
Il locale, a pochi mesi dalla sua apertura, sta letteralmente conquistando i palati altamente critici di Milano, una piazza complicata anche per gli chef stellati. E il progetto di
osteria gastronomica, in cui tradizione ed innovazione si fondono in un mix di sapori e sensazioni sta diventando un must nella proposta culinaria meneghina, variegata ed aperta a novità e sperimentazioni.