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WHAT’S NEW? I nuovi format della ristorazione


L’ambito della ristorazione è in continuo movimento, specialmente in un luogo come New York, dove essere “la novità” non solo fa guadagnare innumerevoli titoli di articoli di giornale, ma anche parecchi dollari. New York è la patria della novità – non solo in ambito di trend commerciali, ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’ambito […]
L’ambito della ristorazione è in continuo movimento, specialmente in un luogo come New York, dove essere “la novità” non solo fa guadagnare innumerevoli titoli di articoli di giornale, ma anche parecchi dollari. New York è la patria della novità – non solo in ambito di trend commerciali, ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’ambito F&B, dove chi non si rinnova molto spesso rischia di affondare. Negli ultimi anni sono emersi nuovi format della ristorazione che si adattano a un pubblico di consumatori che stanno sempre più diventando “consum-attori” e padroni non solo della creazione di brand content, ma anche e soprattutto della loro esperienza di brand.   Tra questi nuovi format della ristorazione ne ho scelti 5 di cui parlarvi:
  1. IL DINN-ENTERTAINMENT: NINJA RESTAURANT
Il passaparola è stato il toccasana per il Ninja Restaurant, che ha ottimo cibo giapponese, ma che attrae consumatori non solo per quello: un castello ninja sotterraneo, il ristorante di Tribeca ci catapulta nel Giappone di decenni fa, con tanto di camerieri “ninja”, un’entrata “ninja” al ristorante, armi pericolose lanciate nei drink e fuochi ribelli con cui vengono presentati i piatti. Sempre pieno, Ninja è uno dei tanti esempi di “dinn-entertainment”, dove l’esperienza della cena si trasforma in un giro sensoriale a 360 gradi.
  1. IL CINE-DINNER: NITEHAWK
La serata perfetta di molti consiste in cena e cinema. E perché non offrire le due cose sotto lo stesso tetto? Un format forse non nuovo, ma che attrae, tanto da avere preso piede non solo a New York ma anche in molti altri stati. Bonus se il menù della cena è a tema con il film scelto, cosi come da Nitehawk.
  1. LA CENA ESCLUSIVA A CASA DI UNO SCONOSCIUTO: EAT WITH
Con l’avvento dei social media e di siti di aggregazione di offerte come AirBnb (abbiamo parlato del portale Airbnb in questo articolo), era naturale che anche la ristorazione vedesse il suo momento arrivare. Con EatWith.com, un’app che si specializza in far combaciare persone che cucinano con persone affamate, scegliendo tutto tramite tecnologia, e senza sapere nulla, a parte il tipo di menu che verrà offerto. Incubo per i controlli igienici? Probabile. Ma nel frattempo chi l’ha provato ne è diventato un grande sostenitore.
  1. FOOD COURTS: A OGNUNO IL SUO
A partire da Eataly, fino ad arrivare alle ultime arrivate come Hudson Eats o Pennsy, le Food Courts stanno dominando il mercato con la loro offerta estremamente informale e allo stesso tempo molto varia – da soddisfare tutti i gusti! Ottima per i grandi gruppi di persone in cui ognuno vuole decidere per sé a seconda della propria dieta, le Food Courts sembrano essere il format di ristorazione più azzeccato del secolo.
  1. IL MONOTEMA: OCCHI PUNTATI SU UN SOLO PRODOTTO
Se vuoi avere successo, focalizzati su una cosa, e una cosa sola, e falla bene! Questo è il motto di molti format attuali, come The Meatball Shop, un ristorante catena che si sviluppa attorno al concetto di polpette (disponibili in varianti di carne, o vegetariane, e con diverse salse) e serve, ovviamente, le migliori polpette in città. Partendo dal presupposto che a tutti piacciono le polpette, questo ristorante è molto popolare tra le famiglie e i gruppi di amici.

Cosa succede in Italia

La polpetta sta spopolando anche in Italia. Da cibo tradizionale – per lo più percepito come piatto povero – a protagonista di menù e format monotematici. A Milano ci ha pensato niente meno che Diego Abatantuono, con The Meatball Family, ristorante nel quale la polpetta viene proposta in tutte le sue varianti e in tre formule: Meatball Tasting (degustazione), Meatball Express (ristorazione vera e propria) e Take Away. Il trend è stato fiutato fino a Catania, dove i due chef ideatori della Polpetteria hanno visto in un piatto tipico lo spunto per un’offerta varia, sia dolce e salata. Insomma, un business che fa di un solo prodotto il protagonista incontrastato.  In tutta Italia aprono format specializzati in prodotti di qualità, a volte rivisitando ricette altrui in chiave nostrana e valorizzando la filiera locale. Ne sono un esempio Ganzo Varramista Kitchen (Pisa), famoso per gli hamburger gourmet taglia XXL, e Lamburgheria (Roma), che aggiunge alle opzioni scottona, chianina, pollo e tacchino, salsiccia e black angus, gli hamburger di soia per vegetariani. O Trita – Tailor Made Burgers, hamburgheria situata in centro a Milano in cui è possibile gustare un hamburger di alta qualità interamente personalizzato. Si può infatti creare il proprio panino a piacimento, scegliendo il tipo di carne, il pane, la verdura, i formaggi (cheddar, gorgonzola, brie, caprino) e infine la salsa di accompagnamento (mayonese, ketchup, senape, curry, barbecue, della casa).  Una volta che l’hamburger sarà pronto, uno dei cuochi lo annuncerà direttamente dalla cucina a vista. All’estrema personalizzazione e al libero servizio si unisce la semplicità di un locale piccolo, luminoso, allestito con cartelli che raccontano la storia dei 4 tipi di carne (bufalo campano, limousine padana, black angus irlandese, wagyu giapponese), tutte di origine certificata e tritate sul momento. In generale, nei nuovi format della ristorazione i consumatori apprezzano molto un allestimento semplice ma curato, stoviglie e accessori pratici ma originali.  L’azienda CHS Group va incontro a queste esigenze con una vasta gamma di attrezzature e accessori per la tavola, dai classici ai più originali. Dagli squeezer ai tubetti personalizzabili per le salse (come quelli adottati da Civico 48 Brasserie), dai coni in carta alle mini friggitrici per patate fritte o altri contorni (vedi L’Hamburgheria di Eataly a Milano). O ancora la linea Duos Revol, che permette di assemblare sapientemente le proposte da portare in tavola, grazie alle loro caratteristiche modulari e combinabili. Anche l’elemento più semplice per definizione, il pane, può essere presentato in tavola in molti modi: dai pratici cestini, in plastica o tessuto lavabile, ai mini pallet o alle cassettine in legno, che permettono una nuova e originale presentazione dei panini. E non solo.


Scritto da Cristina Villa

Dopo la laurea in Lingue e Comunicazione Aziendale vola oltreoceano per intraprendere una carriera nelle PR e Branding in una agenzia di marketing statunitense specializzata in lanciare brand europei sul mercato americano. Oggi, Cristina lavora presso Eataly New York, dove si occupa di Comunicazione e Marketing per il mercato USA.

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