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Beauty in Hotel: clienti più belli, clienti più fedeli!


La complessità dell’approccio all’ospite imposta dalla globalizzazione si ripercuote ormai su ogni minimo anfratto dell’offerta alberghiera. Compresi i dettagli più frivoli, quale la cosmesi in dotazione nelle sale da bagno che, come scopriremo, è in realtà un tema ben più delicato di quanto appaia. L’attenzione per la cura del corpo, sempre più accentuata e diffusa, […]
La complessità dell’approccio all’ospite imposta dalla globalizzazione si ripercuote ormai su ogni minimo anfratto dell’offerta alberghiera. Compresi i dettagli più frivoli, quale la cosmesi in dotazione nelle sale da bagno che, come scopriremo, è in realtà un tema ben più delicato di quanto appaia. L’attenzione per la cura del corpo, sempre più accentuata e diffusa, impone infatti oggi all’albergatore una maggiore accortezza non soltanto per la qualità ma soprattutto per le caratteristiche dei prodotti di cui omaggia gli ospiti. I monitoraggi effettuati nel comparto beauty – sempre molto attento ai risvolti sociologici ed economici cui si legano i consumi – rimarcano distinzioni d’uso utili anche alle strutture ricettive che puntano alla massima soddisfazione dell’ospite e alla caratterizzazione del servizio.

Beauty in Hotel: lo studio di Euromonitor

L’ultimo sondaggio mondiale effettuato da Euromonitor rispetto all’uso e al consumo della cosmesi si rivela provvidenziale per lo sviluppo di un’efficace offerta beauty in hotel. Prendendo in esame buona parte dei Paesi è molto corposo, ma già osservando i trend legati ai bacini d’utenza più interessanti per l’hôtellerie italiana, si può comprendere la complessità dell’argomento:

GLI ITALIANI

Partiamo dai connazionali, che tradizionalmente alimentano gran parte della domanda alberghiera e che, per le note vicende politiche mediterranee, pare saranno i sovrani dell’estate turistica 2016. Se desiderate farli felici attraverso piccole attenzioni legate al loro benessere estetico, dovete puntare a linee di prodotto griffate, almeno per soddisfare i cosiddetti consumatori aspirazionali, in fortissima crescita sul mercato beauty nazionale. Si tratta cioè di quei clienti di classe media che aspirano ad inserirsi nella classe sociale superiore attraverso i modelli di consumo. Chi vende cosmesi fa notare come la crisi abbia rafforzato questo trend, il che fa supporre che concedere agli ospiti qualche piccolo lusso – sotto forma di prodotti beauty in hotel, come creme, shampoo o bagnischiuma di alta marca – possa aiutare a catturarne le simpatie.

I TEDESCHI

In Germania la cosmesi è un settore in crescita costante, una categoria di beni su cui c’è attenzione. Nello specifico, è notevolmente lievitato il gradimento per le linee di prodotto naturali e, in particolare rispetto al passato, per quelle che promettono un aspetto più salutare e soprattutto più giovanile. L’omaggio di creme anti-age ai tedeschi, altri ospiti fissi degli alberghi italiani, si rivelerebbe dunque azzeccato.

I CINESI

In questo caso i prodotti più graditi sarebbero quelli per la cura dei capelli (occhio pertanto alla qualità di shampoo e balsamo) e per l’igiene orale, quindi dentifrici e colluttori. In termini di creme, sono molto apprezzate quelle a base di erbe, con proprietà rilassanti, rinfrescanti e sbiancanti. Inoltre, l’abrogazione della legge che imponeva il figlio unico, dall’autunno 2015 ha accentuato la sensibilità per la cosmesi infantile. Una famiglia cinese potrebbe quindi essere piacevolmente sorpresa se le dimostraste attenzione con prodotti per i bebè.

GLI INDIANI

L’ospite indiano premierà invece la proposta di cosmetici ayurvedici, naturali e a base di erbe. Se pensate sia un dettaglio trascurabile, pensate che l’attenzione per queste tre caratteristiche è invece altissima, tanto che nel Paese tutti i grandi marchi internazionali si sono dovuti piegare a queste esigenze creando linee di prodotto ad hoc. Saponette, dentifrici e oli per capelli sarebbero le dotazioni maggiormente apprezzate, purché aderenti agli standard sopra citati.

I RUSSI

I russi, anche in caso di difficoltà economiche, danno in generale precedenza all’acquisto di cosmetici per i più piccoli. Anche in questo caso, dunque, se volete promuovere la vostra strategia beauty in hotel per le famiglie con bambini, farà loro piacere trovare in camera questo genere di prodotti. E’ anche utile sapere che gli adulti non sono in generale appassionati di filo interdentale ma sono però sempre più fortemente orientati ai cosmetici privi di sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo.

GLI AUSTRALIANI

Se invece i vostri clienti arrivano dalla lontana Australia, tenete conto che – contrariamente a quanto avviene per la clientela italiana – non ci sarà da parte loro grande concentrazione sulle marche. Nel Paese non sono infatti particolarmente diffuse e la maggior parte della popolazione consuma per lo più prodotti in promozione, spesso venduti nelle farmacie a prezzi molto popolari. Le creme per il viso potrebbero rivelarsi un prodotto molto gradito. Soprattutto, da un paio d’anni, sono molto in voga le BB Cream, cioè le creme multifunzione che idratano e colorano la pelle.

I GIAPPONESI

Con il suo abbondante tasso di popolazione agée, l’impero del sole è orientato ai prodotti anti-rughe oppure alla prevenzione delle scottature solari e alla cura dei capelli. Per fare felici gli ospiti che provengono da quelle latitudini non è tuttavia sufficiente azzeccare il tipo di prodotto; bisogna anche fare molta attenzione al modo in cui lo si propone. La spiccata e particolare sensibilità estetica che caratterizza la popolazione nipponica acuisce la concentrazione sul packaging e sulle modalità di disposizione dei prodotti all’interno degli spazi: sui ripiani di mobili e sanitari e poi rispetto all’insieme della stanza da bagno. Il consiglio per azzeccare la vostra strategia beauty in hotel è quello di farsi dare qualche utile indicazione direttamente da un giapponese. Ricordate che in questo caso non si tratta di perfezionismo ma di dimostrare concretamente quanto l’ospite sia ritenuto importante. Per non vanificare gli sforzi compiuti ed evitare tam tam negativi on e off line.


Scritto da Paola Tournour-Viron

Si occupa da oltre vent’anni di giornalismo turistico per il trade, con specializzazione in nuove tendenze e sviluppo dei mercati esteri. E’ curatrice di Studi ed Osservatori di Mercato per il turismo italiano ed estero, nonché redattrice e speaker di corsi multimediali su alcune tra le principali destinazioni turistiche internazionali. E’ stata conduttrice di rubriche radiofoniche sul tema dei viaggi ed è docente a contratto di marketing e comunicazione in corsi per gli istituti superiori a indirizzo turistico e alberghiero. Per Mondadori Education è coautrice dei volumi “Comunicare l’Impresa Turistica” e “Tecniche di Comunicazione”.

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